Code And Run

Tag: Sport

  • Cuvignone e Crocetta

    Giro serale con salita fino al monte Crocetta. La strada, asfaltata fino a poco prima del passo Cuvignone, prosegue su uno sterrato pedalabile spianato da poco. Alcuni tratti sono sabbiosi e un po' faticosi ma si arriva senza difficoltà al bivio dove, svoltando a destra, si prosegue per il Crocione.

    Questo tratto non è particolarmente bello e va fatto per la maggior parte con bici in spalla; ma ne vale la pena!!

    Il tracciato GPS non é accurato perché il fido Forerunner si é scaricato e ho dovuto utilizzare l’iPhone che non brilla in quanto ad accuracy.

    Cuvignone Crocione

    Vía Garmin Connect – alexmufatti

  • Automattic’s Worldwide WP 5k

    So, here we are. Me and my wife went for the Automattic’s Worldwide WP 5k 2012 from lake Maggiore in northern Italy_!!_

    Here is what we have seen at the end of the 5 kilometers (then we continued for a while, also because we have to came back home 😛 )

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    And here is the GPS track!

    Laveno Cerro

    Vía Garmin Connect – alexmufatti

  • San Clemente

    Breve escursione a San Clemente.

    Per variare un po' il solito percorso decido di salire dalla cava di Caravate. Prima faccio però tappa alla chiesetta dei frati che è lungo la strada, appena prima dell’inizio del sentiero.

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    Appena lasciata la chiesetta mi avventuro nel bosco. Non ricordo bene la strada ma fortunatamente non ci sono diramazioni particolari. La salita è inizialmente facile ma poi abbastanza impegnativa, soprattutto per via del fondo ghiaioso con molti sassi smossi.

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    Scendendo alcune volte dalla sella riesco ad arrivare fino alla Balconata Picuz dalla quale si gode davvero di una bella vista!!

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    Decido di non salire fino al paesello ma di avventurarmi in discesa per un percorso mai fatto prima. Il sentiero è divertente e ben tenuto, ci sono parecchie diramazioni; di volta in volta scelgo la via che mi pare più percorribile.

    Quando sono ormai a valle uno di questi bivi mi porta in un sentiero cieco e devo farmi largo tra rami e rovi per ritornare su una traccia battuta.

    San Clemente riserva sempre delle novità. Sia la salita che la discesa che ho fatto in questo percorso non li avevo mai percorsi e, a giudicare da tutti i bivi che ho incontrato, penso che passerà ancora un bel po' di tempo prima che possa dire di aver provato tutte le varianti!

    San Clemente

    Vía Garmin Connect – alexmufatti

  • Automattic’s Worldwide WP 5k

    I’ll sure join this event!! I will cycle for 5k (I can’t run because of a sprained ankle) giving my contribution from northern Italy!!

  • Vararo – Cuvignone – Sant’Antonio – San Michele – Muceno

    Primo giro della stagione con doppio gran premio della montagna 🙂 .

    Parto da Cittiglio e salgo fino a Vararo e da lì contino verso il passo del Cuvignone. Incontro vari ciclisti e un corridore lungo la via, mattina piutosto trafficata. Con sorpresa, arrivato in cima, trovo ancora un po' della neve caduta una paio di giorni fa nonostante sia Aprile inoltrato; ne approfitto per far fare i primi metri sulla neve alla nuova MTB ;-).

    Dopo una breve pausa inizio la discesa verso Sant’Antonio. La strada é abbastanza innevata e bisogna stare attenti a non scivolare. Passo dalla chiesetta già visitata poco tempo fa e svolto verso Arcumeggia senza fermarmi. Subito dopo prendo il bivio sulla sinistra per San Michele.

    La salita per l’alpe non è troppo impegnativa: senza strappi ma tutta all’ombra che con queste temperature non è il massimo. Nonostante il Cuvignone nelle gambe, salgo abbastanza bene. Arrivato al passo San Michele trovo il bivio per il Monte Colonna, magari proverò quel sentiero in una prossima uscita.

    Dopo aver scollinato si arriva alla frazione di San Michele dove si trova il ristoro e la chiesetta la cui vista sul lago é però coperta dalla troppa vegetazione, peccato.

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    Chiesetta di San Michele!

    Consultando la cartina che si trova poco sotto la chiesa scopro dove inizia il sentiero per Brissago/Muceno; basta proseguire pochi metri sulla strada asfaltata, ignorando i cartelli per il sentiero pedonale e lo si trova sulla sinistra ben indicato. La prima parte del sentiero é in leggera salita ma il fondo è compatto e salgo con facilità. Passo vicino all’eliporto e poi, sempre in salita, arrivo alla balconata, attrezzata con area pic-nic e griglia da dove di gode di una bella vista sul lago.

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    Balconata San Michele!

    Da qui, tutta discesa fino a Muceno, facendo attenzione a tenere la sinistra al bivio con il sentiero per Brissago. La strada é ciottolata e percorribile senza problemi anche in salita. Il fondo é bagnato e viscido a causa delle piogge e della neve  ma poco sconnesso.

    Arrivati a Muceno mi aspettano ancora poco meno di 15 chilometri per arrivare al punto di partenza e adesso la fatica un po' si fa sentire.

    Ultima sorpresa, la strada che collega Laveno a Cittiglio é chiusa ma, pur di non fare qualche centinaio di metri in più, scavalco le barriere e proseguo dritto!

    Un ottimo giro, impegnativo (alla fine i metri di dislivello sono più di 1300 con 40 chilometri di sviluppo) ma soddisfacente. Facendolo si notano alcuni sentieri tra il passo del Cuvignone e l’alpe San Michele che dalla strada entrano nel bosco; sembrano percorribili anche in MTB e sarebbe interessante fare una ricognizione ;-).

    Vararo – Cuvignone – Sant’Antonio – San Michele – Muceno

    Vía Garmin Connect – alexmufatti

  • Rogeno – Cornizzolo – Terz’alpe – Rogeno

    Questo weekend giro fuori provincia. Approfittando di una gita lecchese, decido di provare una delle poche salite che conosco nei dintorni.

    Parto da Rogeno e, evitando di passare per le strade più trafficate, vado verso Cesana Brianza. Una volta arrivato, proseguo verso Pusiano e svolto a destra al semaforo, verso Eupilio. La strada prosegue in leggera salita e porta fino alle sponde del lago del Segrino. Da lì, tenendo la destra (la strada é comunque ben indicata), inizio la vera e propria salita del Cornizzolo.

    Le pendenze sono subito impegnative e non tendono mai a diminuire. Incontro tanta gente lungo la strada, il posto è molto frequentato ed essendo un soleggiato sabato, il traffico (pedoni e bici) è anche superiore al solito.

    Proseguendo lungo la salita nel bosco arrivo fino ad un posteggio in corrispondenza di alcuni edifici dopo il quale la strada non è più percorribile in auto. A sancire il divieto c’è una sbarra che si deve scavalcare per proseguire.

    Finalmente esco dal bosco ed inizio gli ultimi chilometri di salita circondato dai prati e da una bellissima vista sui laghi di Annone e Lecco.

    Poco dopo costeggio il campo di lancio dei parapendii che è affollatissimo. Manca ancora un po' di strada e la pendenza non accenna ancora a diminuire, per di più la strada non è più a tornanti come nella prima parte ma dritta e non lascia respiro.

    Arrivo finalmente al passo e, dopo una breve discesa, al rifugio: sono arrivato! Da qui si può salire fino al crocione; il sentiero però è in fortissima pendenza; probabilmente è percorribile quasi interamente in sella ma non voglio esagerare visto che mi manca ancora un bel po' di strada prima di tornare a casa!

    Visto che non conosco i sentieri della zona, chiedo informazioni al rifugio. Mi dicono che le discese sulla parte sud del monte non sono percorribili in MTB. Lo è invece un sentiero che passa dalla Terz’Alpe e scende poi a Canzo. Decido di provarci e mi metto in marcia.

    Dal rifugio percorro alcune centinaia di metri prima di trovare il bivio sulla sinistra che porta all’imbocco del sentiero. L’inizio della discesa, come mi avevano spiegato, non è percorribile in sella anzi… alcuni punti sono particolarmente impegnativi da fare anche con la bici in spalla. Il tutto è reso ancora più complicato dal fondo viscido per le piogge dei giorni precedenti.

    Incontro un bivio inaspettato e non segnato. Per fortuna il cellulare prende e controllo sulla cartina, la direzione giusta è sinistra. Arrivati alla Terz’Alpe la strada migliora molto e posso scendere in sella senza problemi. Il fondo è ciottolato e non ci sono particolari ostacoli se non i_ __soliti_ canali di scolo che mi fanno prendere qualche botta.

    Dopo una bella discesa si arriva a Canzo. Purtroppo non conosco bene la zona e devo seguire la strada principale per tornare al punto di partenza: trafficata e in alcuni punti stretta.

    Sicuramente un bel giro, con una salita molto impegnativa e una discesa, purtroppo, rovinata dalla prima parte che è davvero difficile e obbliga scendere parecchie volte dalla bici.

    Rogeno – Cornizzolo – Terz’alpe – Rogeno

    Vía Garmin Connect – alexmufatti

  • I miei primi 3000

    Con un po' di ritardo eccomi a raccontarvi della mia “impresa sportiva”: la salita sulla cima del monte Blinnenhorn (3374 metri), in val Formazza.

    La comitiva (cinque persone: Io, Laura, Sara, Sara-2, Davide) è partita sabato mattina dal lago Morasco (1850 metri). Zaino in spalla abbiamo iniziato la salita;

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    destinazione: rifugio Claudio e bruno, quota 2710 dove avremmo passato la notte. La salita, dopo uno strappo iniziale, non è stata particolarmente faticosa e, tra un avvistamento di marmotte e l’altro siamo arrivati fino al lago Sabbione dove abbiamo fatto una breve sosta mangereccia :-).

    Ripresa la salita, dopo 3 ore circa di cammino, siamo giunti al rifugio giusto in tempo per fare qualche foto prima dei cena. Dopo l’abbondante polenta con spezzatino e il terrificante budino (che NESSUNO ha ancora capito cosa contenesse) siamo stati intrattenuti da alcuni simpatici signori che hanno rallegrato la nostra serata con le più varie canzoni: da “bella ciao” a “il ragazzo della via gluch”, passando per Battisti e Modugno: un vero e proprio concerto! Finita la performance canora, tutti a letto in vista della levataccia del giorno dopo. Peccato che nessuno avesse fatto i conti con un simpatico topastro che nel bel mezzo della notte ha deciso di passeggiare allegramente nell’intercapedine tra le perline della nostra stanza gettando nel panico la povera Sara-2 che, giustamente, ha voluto condividere il suo terrore con tutti noi!!

    6:00 – sveglia, colazione e… pronti a partire per la rampa finale! La salita è più impegnativa del giorno precedente e si passa molto vicino al ghiacciaio; veramente spettacolare trovarsi lì in mezzo, tra montagne e neve!

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    L’ultimo tratto è davvero ripido e infatti il gruppo si allunga un po' ma alla fine tutti arriviamo in vetta!!

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    Un panorama mozzafiato a 360°: montagne ovunque, ma noi siamo sulla più alta ;-)!! Giusto il tempo delle foto di rito e di sgranocchiare qualcosa che ci tuffiamo in discesa; ci aspetta un dislivello notevole: 1500 metri.

    Già un po' stanchi per la salita, la discesa sembra non finire mai. Scegliamo di non fare la stessa strada dell’andata e passiamo per il rifugio 3A dove ci fermiamo per un brave sosta. Ripartiamo e subito ci infiliamo in un canalone che si rivela in realtà parecchio insidioso con grossi ciottoli e fondo ghiacciato nel centro. Con non pochi patimenti arriviamo sul Piano dei camosci dove tiriamo un po' il fiato e facciamo riposare le ginocchia che ormai risentono un pochino dei 1000 metri di discesa passati. Ultimo sforzo ed eccoci in vista del lago Morasco e delle nostre auto! Alla fine siamo tutti (bè, tranne Davide, la “guida”) stanchi ma contenti. Un giro davvero bello e poi… il primo 3000 non si scorda mai ;-)!!